Quando parli inglese ai tuoi clienti stranieri, qual è l’effetto che fai?
È difficile – anzi, impossibile – valutarlo se non è la tua lingua. Volevo dunque offrire una dimostrazione concreta dell’impressione suscitata in un lettore madrelingua da un testo “crudo” redatto da un non madrelingua. Come i tanti testi promozionali in ambito turistico scritti in inglese dagli italiani, da persone che non hanno la capacità di scrivere in inglese a livello professionale.
Ecco come sembra al tuo target
Cambiamo un po’ la prospettiva: immagina, cioè, una società inglese che ti scrive in italiano – ma un italiano un po’ scadente – sperando di persuaderti a comprare un loro prodotto o servizio.
Per cominciare, potrebbero lasciare qualche errori grammaticalo nel testo. Fa bella figura? E se traducono letteralmente un’espressione idiomatica presumendo che i lettori italiani riescano a coglierne il senso, tipo è le ginocchia dell’ape [una resa molto poco convincente di “it’s the bee’s knees”, un modo carino e colloquiale per descrivere una cosa eccellente]?
Idem con qualche referenza culturale: la nostra struttura è stata fondata quando Bruce Forsyth portava ancora i pantaloni corti. Bruce chi? A quando risale l’azienda, allora? Sei ancora al buio?
Aggiungiamo un “non si dice”? Certo! Allora in Italia, se qualcuno ti dice “grazie”, tu rispondi “sei benvenuto”, vero? Per forza – è la traduzione dell’inglese! Che ironia, ragazzi.
Potremmo anche lasciare qualche termine inglese non tradotto, perché tutti gli italiani sanno cosa significa, es., steak and kidney pudding, oppure off-peak day return. No? Ma com’è possibile?
L’effetto?
Può darsi che queste lacune ti risultino irritanti, come una mancanza di cura nei tuoi confronti. Il tutto può sembrare maleducato e poco accogliente. Come omettere di salutare l’ospite quando arriva a fare colazione, dimenticare di cambiargli la federa in camera da letto, o non offrirgli indicazioni stradali quando deve andare da qualche parte.
Immagina, dunque, l’impressione che ricevono i potenziali clienti anglofoni quando leggono testi promozionali scritti in un inglese scadente. E quella è l’impressione che loro hanno di te e della tua azienda. Pensi che compreranno?
Se vogliamo offrire un’accoglienza calorosa e genuina, non possiamo trascurare queste cose. E se credi di esser in grado di evitare tutte le trappole da solo, pensa a questo: il mio revisore ha trovato ben 9 errori nella mia prima versione di questo breve testo. Allora se tu scrivi in inglese senza neanche una preparazione linguistica equivalente, i problemi andranno ben oltre.