Come tradurre la gastronomia senza essere presi a pomodori in faccia

Quando la gente va in vacanza, vuole qualcosa di diverso, uno stacco dalla vita di tutti i giorni – l’opportunità di provare qualcosa che nel proprio Paese non esiste, come cibi nuovi e nuovi modi di mangiare.

Se dirigi un hotel, un ristorante o un’azienda enogastronomica, ad esempio, una delle sfide da vincere è far comprendere a clienti e visitatori stranieri le tradizioni culinarie italiane. I turisti inglesi sanno cosa sono gli spaghetti, il Chianti e la mozzarella, naturalmente, ma conoscono anche le orecchiette, il Negroamaro o la paranza?

Ci sono molti aspetti da considerare.

Per prima cosa, devi evitare traduzioni impacciate ed errori di ortografia:

“insalata di arance, finocchi e rucola”

Insalata-con-finocchi-arance-e-rucola

non si traduce così:

orange salad with arugola and funnel”.

Una cosa del genere ha proprio un’aria improvvisata, di noncuranza (“funnel” significa “imbuto”…).

Usa, invece,

orange, rocket and fennel salad”.

Immaginiamo ora un catalogo, un sito web, un opuscolo, un menù o un volantino con i quali tu voglia promuovere alcune sontuose prelibatezze italiane, come le busiate al pesto trapanese.

BusiateAlPestoTrapanese

Il nome dice poco alla maggior parte dei turisti; quindi devi spiegarlo in tutta una gamma di significati che sono ovvi a te e agli italiani ma decisamente nebulosi per i potenziali clienti anglofoni:

  • che tipo di piatto è
  • che sapore ha
  • da dove proviene
  • quali connotazioni possiede (es. rustico o sofisticato, tradizionale o moderno, regionale o nazionale, di stagione o meno)
  • con cosa è fatto.

L’ultimo punto è molto importante, poiché l’ultima cosa che vuoi è che un cliente con l’allergia alle mandorle assaggi la pietanza e si senta male nel tuo ristorante (immagina le recensioni negative su TripAdvisor…).

Una bella resa potrebbe essere:

“busiate al pesto trapanese (a traditional Sicilian dish of macaroni-like short pasta in a ground almond, basil and tomato sauce)

[piatto tipico siciliano di pasta corta tipo maccheroni in salsa di mandorle tritate, basilico e pomodoro].

O, se è troppo lunga:

“busiate al pesto trapanese (traditional Sicilian short pasta with almonds, basil and tomato)

[pasta corta tradizionale siciliana con mandorle, basilico e pomodoro].

Il segreto è conoscere il tuo target e le spiegazioni di cui necessita – e riuscire a farlo in maniera incisiva e persuasiva. Ecco dove un traduttore professionale può aiutarti.

Per ora, buon appetito!